San Benedetto
Nel VI secolo, Benedetto di Nursia, che proveniva da una famiglia nobile, abbandonò il mondo per dedicarsi a Dio adottando la vita di eremita e asceta. Fondò comunità di monaci e creò una regola di vita monastica che ebbe un grande impatto in tutto l’Occidente medievale, e che diverse comunità di monaci e monache seguono ancora oggi.
“Abbiamo abbozzato questa Regola con l’intenzione che, mediante la sua osservanza nei nostri monasteri, riusciamo almeno a dar prova di possedere una certa rettitudine di costumi e di essere ai primordi della vita monastica.Del resto, chi aspira alla pienezza di quella vita dispone degli insegnamenti dei santi Padri, il cui adempimento conduce all’apice della perfezione. C’è infatti una pagina, anzi una parola, dell’antico o del nuovo Testamento, che non costituisca una norma esattissima per la vita umana? O esiste un’opera dei padri della Chiesa che non mostri chiaramente la via più rapida e diretta per raggiungere l’unione con il nostro Creatore? E le Conferenze, le Istituzioni e le Vite dei Padri, come anche la Regola del nostro santo padre Basilio, che altro sono per i monaci fervorosi e obbedienti se non mezzi per praticare la virtù? Ma per noi, svogliati, inosservanti e negligenti, ciò è motivo di vergogna e di confusione. Chiunque tu sia, dunque, che con sollecitudine e ardore ti dirigi verso la patria celeste, metti in pratica con l’aiuto di Cristo questa modestissima Regola, abbozzata come una semplice introduzione, e con la grazia di Dio giungerai finalmente a quelle più alte cime di scienza e di virtù, di cui abbiamo parlato sopra. Amen.” (RB cap. 73)
Il carisma metildiano è innestato sulla Regola benedettina, che permette alle monache di viverlo in tutte le sue espressioni.